Devo fare una doverosa premessa: io non ho fatto vacanze ma solo giretti dalla mattina alla sera, il mio libro quindi è un acquisto fatto durante una di queste gite giornaliere e spero che possa valere ugualmente. Vi dico anche che quello da me scelto è un gran bel libro, di cui sicuramente avrete sentito parlare tanto. I leoni di Sicilia - La saga dei Florio è anche il titolo imposto, da indovinare, per la challenge librosa cui partecipo.
titolo I leoni di Sicilia - La saga dei Florio autore Stefania Auci editore Nord
data di pubblicazione 6 maggio 2019 pagine 437
TRAMA - Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione... E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri - il marsala - viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno - sott'olio e in lattina - ne rilancia il consumo in tutta Europa... In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l'espansione dei Florio, ma l'orgoglio si stempera nell'invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque «stranieri», «facchini» il cui «sangue puzza di sudore». Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell'ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e - sebbene non lo possano ammettere - hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto - compreso l'amore - per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.
RECENSIONE - In questo libro bello corposo c'è racchiusa, oltre alla storia della famiglia Florio come già dice pure il sottotitolo, una grande parte della storia italiana e non solo dell'800. Le lotte per l'indipendenza dalla monarchia, i re che sembrano illuminati ma che vengono anche sopraffatti dalla voglia di libertà che la gente cerca da tanto. Un ripasso storico che mi fa molto riflettere in questi tempi, c'è bisogno di ricordare che in altri tempi c'è chi si è battuto per un'unità e una coesione che ora ha perso valore e sembra non contare più per nessuno. Stefania Auci ha scritto un meraviglioso romanzo che, partendo dalle vicende di una famiglia storica - i Florio - descrive il contesto in cui si dipana ogni loro movimento. Partiti dalla Calabria, lasciano la terra natale in cerca di fortuna e la Sicilia sembra il posto più adatto ai loro commerci. Purtroppo in ogni cambiamento c'è qualcuno che subisce e in questa storia è Giuseppina, la moglie di Paolo Florio che parte malvolentieri da casa sua. Si adatta, come ogni donna dell'epoca era abituata a dover fare, conta nel sentimento che comunque non le viene mai ricambiato. Neppure la nascita del figlio allevia il senso di vuoto che non la abbandona mai. L'unico che può alleviare la sua solitudine e offrire un pochino di sostegno è il cognato Ignazio, lui la aiuta ad accettare il trasferimento e a ritrovare un po' di pace e ricominciare una vita in terra siciliana. Il commercio di spezie procede, a volte a stento a volte speditamente ma gli orizzonti si espandono e i Florio riescono ad allargare i loro ambiti. Nel frattempo la famiglia attraversa lutti, amori, nascite e rinascite. Un romanzo grandioso, una storia familiare che esalta il potere della famiglia intesa come clan, come energia esplosiva per ottenere un riscatto sociale tanto agognato. Vincenzo, figlio di Paolo e Giuseppina mette tutto il suo vigore di giovane forte e scaltro nell'ampliamento l'attività di famiglia nonostante gli avvenimenti storici non siano sempre favorevoli. Altrettanta energia la dedica all'amore della sua vita, Giulia, che però farà anche soffrire in modo pesante. Leggere questa storia offre al lettore un racconto che sembra farci scorrere gli eventi dinanzi, come davanti al grande schermo di un cinema. La Auci ricostruisce in modo certosino i dettagli dei luoghi, dei profumi, degli avvenimenti politici e storici che ci danno esattamente l'idea di come funzionavano i commerci all'epoca. E non solo: ci spiega benone come gli affetti, la posizione sociale e il denaro siano sempre gli indicatori maggiori per stabilire quanto vale ogni persona. La gente mormora, la gente deve vedere... successi o fallimenti che stabiliscono potere o l'incapacità di un individuo. Ho letto questo libro praticamente in due giorni, le pagine scorrono veloci e tanta è la curiosità di sapere, di conoscere l'evolversi delle vicende in casa Florio. Nulla è scontato, tutto è in fermento e la curiosità accompagna il lettore pagina dopo pagina, fino alla fine che è un altro colpo da maestro. Credo di non aver provato una tale sensazione di grandiosità dall'epoca dell mia lettura del Gattopardo e, personalmente, questo libro me lo ricorda molto: il senso di maestosità e di grandezza dedicata al concetto di famiglia mi colpisce in entrambi, anche se i Florio fanno quanto in loro potere per espandersi tanto quanto la famiglia del principe di Salina si rifiuta di adattarsi ai cambiamenti. Comunque due libri in cui l'elemento principale, a mio avviso, risulta essere il legame familiare che anima e sospinge oppure soffoca ma che è l'ingrediente predominante nel periodo storico in cui la Auci ambienta la saga dei Florio. Un libro super consigliato a tutti coloro che apprezzano le storie concrete e di valore.
Vi lascio qui sotto il calendario delle recensioni di questo mese..
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