titolo Fate il vostro gioco autore Antonio Manzini editore Sellerio Palermo
data di pubblicazione 11 ottobre 2018 pagine 391
RECENSIONE - Rocco deve risolvere un omicidio, la vittima è un dipendente del casinò di Saint Vincent e fin da subito il vicequestore capisce che il caso non sarà facile da risolvere. Oltretutto ha la mente occupata da tanti pensieri: il suo legame con Caterina, i suoi amici e l'amicizia con Seba, la nostalgia per Marina, Italo che si comporta in maniera strana. Insomma, indagare su questo caso impone a Rocco di concentrarsi e di indagare partendo dal casinò e arrivando a scoprire un mondo malato di gioco.Anche il suo rapporto con Gabriele, il ragazzo che gli abita a fianco, prende una piega non prevista per entrambi. Nonostante Schiavone sia sempre tutt'altro che diplomatico e ragionevole riesce a risolvere il caso ufficialmente ma sente che qualche cosa non è chiara, qualcosa non lo convince del tutto. Nel frattempo però leggiamo che lui diventa un po' più morbido, più tenero quasi, verso chi lo circonda. La sua indagine coinvolge molte persone, sospettati cui Rocco studia movimenti e pensieri e si ritrova a dover "salvare"anche qualcuno che non si aspetta.
Rivedere Marina accanto, per qualche volta, parlarle come se fosse ancora viva, gli concede una piccola tregua da tutte le brutture a cui assiste.
"Lo sai qual è secondo me la vera vacanza? Tornare per un po' di giorni a quando avevi dieci anni: Per una settimana avere la capoccia e il cervello di un ragazzino, quell'energia. Niente pensieri, niente paure, solo giocare e correre e fare cazzate. Ecco, quella è una vacanza, io dico. Torneresti a casa felice perché sono i guai, i pensieri e lo stress che da grande ti spezzano."
Manzini, come sempre nei suoi racconti su Rocco, riesce a portare il lettore lì, sulla scena con Schiavone e i suoi uomini. La descrizione degli stati d'animo, dei luoghi, dei fatti è così realistica che davvero ci si sente parte della storia. Schiavone, sempre ruvido e schietto oltre che un pochino furfante, in questo libro mi sembra cedere alla malinconia e, a mio parere, questo si associa molto bene alla tenerezza (ovviamente mai esplicitamente dichiarata) che lo spinge ad aiutare Gabriele, andando palesemente contro la sua indole solitaria e indipendente. La gente che lo circonda, che ruota intorno a lui, non è mai solo una comparsa ma integra il racconto, ognuno diventa parte del puzzle che compone Rocco e la sua storia, anche arrivando dal passato. E Schiavone ha un passato pesante, un fardello il cui peso torna ogni tanto a farsi sentire e Rocco, consapevole di tutto non lo teme ma lo affronta a modo suo. L'autore riesce, in ogni libro, a non annoiare, a non far calare il piacere di seguire le indagini di Schiavone, a non diventare scontato. non credo sia semplice. Manzini ha una penna magica che dosa bene suspence, colpi di scena, emozioni e ironia... un cocktail spumeggiante e mai noioso per chi apprezza il carattere nei personaggi, la ruvida coerenza, i modi scorretti ma giusti e, perché no, pure leali che Rocco Schiavone incarna in maniera perfetta.
"La vita non avverte, Gabrie'. A volte cammina, passeggia, a volte invece corre. A noi ci tocca andare alla stessa velocità".
Se non avete ancora avuto occasione di leggere i libri di Manzini io mi sento di consigliarveli, sono racconti che si bevono in un fiato tanta è la voglia di arrivare al finale e sono proprio scritti bene, da un autore che si cura dei propri lettori ed è attento a non abbassare mai il loro interesse verso le storie di Rocco!
Vi lascio qui sotto il calendario delle uscite per le recensioni del mese in corso, se vi va di passare a leggere.