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mercoledì 19 settembre 2018

Recensione HARRY POTTER e IL PRIGIONIERO DI AZKABAN di J. K. Rowling


Buongiorno e bentornati! Oggi vi parlo di un libro, il terzo per essere precisi, che compone la saga di Harry Potter e che mia figlia mi ha gentilmente prestato. Per completare le letture del mese nella Challenge Tutti ad Hogwarts con le 3 Ciambelle ho pensato che, per l'obiettivo "ambientato in UK, "questo titolo fosse perfetto e ora vi presento  Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.



titolo Harry Potter e il prigioniero di Azkaban autore J. K. Rowling editore Salani
data di pubblicazione 17 ottobre 2013 pagine 391

TRAMA -  Tra colpi di scena, mappe stregate e ippogrifi scontrosi, zie volanti e libri che mordono, Harry Potter conduce il lettore nel terzo capitolo delle sue avventure. Harry, giovane studente della prestigiosa Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, è questa volta alle prese con un famigerato assassino che, evaso dalla terribile prigione di Azkaban, gli sta dando la caccia per ucciderlo. Forse questa volta nemmeno la scuola di magia, nemmeno gli amici più cari potranno aiutarlo, almeno fino a quando si nasconderà tra di loro un traditore...

RECENSIONE - Leggere i libri di Harry Potter sta diventando una cosa molto coinvolgente. Come già più volte scritto su questo blog, in materia potteriana, io mi faccio trascinare dall'entusiasmo che anima mia figlia dodicenne. Quando le ho chiesto in prestito il libro, il terzo volume della serie, prima mi ha guardata in maniera minacciosa e poi mi ha detto. "Io te lo presto ma non me lo rovinare!" anche se sa benissimo che io tratto i libri con un rispetto reverenziale. Questo per dirvi quanto lei tenga a tutto ciò che riguarda Harry e quanto io stia comprendendo il suo attaccamento mano a mano che procedo nella lettura delle sue vicende. In questo terzo episodio J. K. Rowling ci parla del terzo anno di Harry e dei suoi compagni alla scuola di magia di Hogwarts ma soprattutto del pericolo che il maghetto corre visto che un pericoloso evaso dalla prigione di Azkaban sembra cercarlo per fargli del male. Per proteggere la scuola e gli studenti Silente autorizza la sorveglianza dei Dissennatori, creature spaventose che rubano la felicità e i ricordi. In questo libro rimangono alcuni punti fermi: la viscida antipatia della famiglia Dursley e soprattutto dello zio Vernon, l'arroganza intollerabile di Draco Malfoy che continua a vessare Harry oltre il limite e l'amicizia vera che lega i tre amici Harry, Ron ed Hermione nonostante tutto. Harry durante l'anno di scuola scopre cose riguardo ai suoi genitori che non immaginava, fatti che cambiano per forza il suo atteggiamento verso chi riteneva un nemico. Alla fine, dopo episodi molto emozionanti e intensi, tutto si conclude al meglio ma l'autrice ci tiene sempre con il fiato sospeso!

"Non vado in cerca di guai" disse Harry seccato "Di solito sono i guai che trovano me"

Sono al terzo libro letto della saga di J. K. Rowling,  ogni volta immagino di sapere più o meno quello che troverò tra le pagine e invece l'autrice mi stupisce di continuo. La trama continua a rimanere molto coinvolgente - con nuovi personaggi ed entità tipo i Dissennatori, i Mollicci, il Gramo e gli Ippogrifi e con nuove scoperte come il Nottetempo, il Patronus, gli Animaghi. Insomma, ad ogni episodio io mi ritrovo spiazzata  da continui colpi di scena  anche quando credo, più o meno ingenuamente,  di aver capito già tutto. Mi sono già espressa sul genio della Rowling, su quanto sia stata in gamba a trovare una trama e dei personaggi così incisivi, su come anche un semplice libro per ragazzi sia in grado di far riflettere con parallelismi che legano il libro alla vita reale di quasi ogni teenager.  Per esempio i Dissennatori... solo io credo che simbolicamente si possano associare all'adolescenza, a quel malessere che coglie i ragazzi che non si sentono abbastanza belli o sufficientemente interessanti e si chiudono in sè stessi? E poi le scoperte sui personaggi che sembrano ma non sono... nella realtà non succede molto spesso proprio questo? Siamo certi di conoscere qualcuno o di sapere tutto e poi, invece, capita che tutto si stravolga costringendoci a modificare le nostre opinioni.

" Non stavo pensando a Voldemort" disse Harry con onestà. "Io ... io pensavo a uno di quei Dissennatori". "Capisco" disse Lupin assorto "bene bene ... sono colpito". Fece un piccolo sorriso quando vide la sorpresa sul viso di Harry. "Ciò rivela che quello di cui hai più paura è ... la paura. Molto saggio, Harry".

 Credo inoltre che l'autrice abbia, con questi libri, la capacità di far capire ai giovani lettori di Potter che non devono temere di aver paura, che possono confessare le proprie paure senza timore perchè anche i grandi le provano e  che si può lavorare per superarle con carattere e determinazione. In conclusione credo che questo libro  ( e anche gli altri della serie) non siano solo per i ragazzi ma siano letture adatte anche agli adulti. Si trovano molti spunti per riflettere oltre che un sano divertimento dato da una trama avvincente e da personaggi che, per simpatia o per rabbia, riescono a rendere appassionata l'attesa del finale che non è mai scontato! 

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