titolo Quando eravamo eroi autore Silvio Muccino editore La Nave di Teseo
data di pubblicazione 8 marzo 2018 pagine 236
TRAMA - Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all'altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto. Ora Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, ma, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che nel corso di quegli anni lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla. Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere. Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell'abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. È per questo che, nonostante tutto, decidono di accettare l'invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna - meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l'inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso.
RECENSIONE - Leggere i libri di Muccino è sempre un pochino difficile per me, lo trovo molto intenso ma anche molto particolare nei suoi scritti. Ho letto anni fa Parlami d'amore e sono rimasta con un giudizio sospeso, non ero capace di definire quello che mi aveva lasciato. Quando è uscito questo Quando eravamo eroi l'ho acquistato sulla fiducia, sperando che sciogliesse i miei dubbi su Muccino scrittore. Devo dire che un pochino di miglioramento si è visto: la storia di Alex e dei suoi amici alieni è una ventata di fresca ed emozionante amicizia. La loro storia parte dai tempi della scuola e ora che sono quasi trentacinquenni e la vita li ha portati su strade diverse e lontani tra di loro, capita che ricevano una chiamata da Alex. Il loro "capobranco", quello figo che riesce sempre in tutto e che aiuta tutti ma che quindici anni prima li abbandona per sparire.
"Eravamo cinque alieni in cerca di una casa, di un pianeta o di una stella dove non sentirci costantemente inadeguati, diversi e dove essere al sicuro. Non trovandola, la costruimmo noi quella stella."
E quella stella diventa la casa di Alex dove si ritrovano, curiosi di sapere perchè e anche di sapere come sono evoluti in quegli anni di lontananza. Rodolfo ed Eva, coppia nella vita ma non di anima, intrappolati in ferite del passato che al tempo stesso li uniscono tanto quanto li allontanano. Torquemada rimane quello che era, sarcastico, spigoloso e in cerca di ritrovare il fulcro di un'amicizia spezzata senza un perché. E Melzi, il caro coccoloso Melzi, sposato perché bisogna vista la gravidanza non prevista della compagna che lo rimbrotta e umilia ad ogni occasione. Lui che cerca sempre di fare la cosa giusta per tutti tranne che per sé stesso. E Alex, misterioso il motivo che l'ha allontanato dagli alieni e misteriosa la ragione per cui li ha radunati di nuovo ora per svelare loro un segreto. Ed è tutto come quando erano gli alieni: la confidenza, l'ironia, il legame che li unisce stretti gli uni agli altri è sempre uguale. ovviamente riaffiora il risentimento di chi ha subito l'abbandono, ognuno di loro sbatte in faccia ad Alex la rabbia che è rimasta dei quindici anni senza di lui. Ma tutto torna a girare intorno al loro gruppo: i legami che si spezzano, le coppie che scoppiano, i nuovi incontri e soprattutto le nuove vite. Quello che prende forma da una nuova consapevolezza, da un lungo lavoro per ridare nuova identità ad un corpo che non va più bene. E loro, gli alieni, sono riuniti per dire addio al vecchio e per tenere a battesimo il nuovo corso di chi, tra loro, ha bisogno di averli vicini e consapevoli. E per esserlo tirano fuori tutto: dolore, rancore e amore, quello che consuma e divora.
" E' cambiato il nostro modo di parlare del tempo: prima non esisteva né passato né futuro, c'era solo un enorme sconfinato presente, ora invece c'è un passato che getta ombra su un presente inesistente e un futuro buio ma colmo di aspettative"
Muccino stavolta fa centro, dimostra che scrivere gli viene bene e che quello che scrive colpisce forte. La sua storia è un tuffo in mezzo ai ricordi di giovinezza, di quando gli amici sono tutto e sono importanti. Quando, nella vita, scopri che è ora di svoltare ma per farlo vuoi avere l'approvazione di chi ha condiviso tutto con te. Anche se la vita allontana, separa e fa giri immensi alla fine riporta sempre da chi conta di più. Ed è emozionante leggere questa storia, assorbire l'energia dei protagonisti ma anche le loro debolezze, la loro voglia di cancellare i dolori del passato per evolvere, per passare ad un livello di felicità matura. In tutte le vesti in cui essa si presenti. Romanzo emozionante e commovente a tratti, davvero una storia che merita di essere letta e che passa dalla testa al cuore in un attimo.
" Ma sapete quando si dice che non bisognerebbe mai conoscere i propri miti perché sarà sempre e comunque una delusione? Be', chi l'ha detto non aveva conosciuto gli Alieni."
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