Don't dream your life... live your dreams!

giovedì 26 settembre 2019

Recensione DEMELZA La saga di Poldark di Winston Graham

Buongiorno! Il nuovo giorno mi vede alle prese con nuove letture e nuove recensioni da scrivere per parlarvi di libri letti negli ultimi giorni e che lasciano sempre pensieri e riflessioni anche dopo aver chiuso il libro. Molte volte i pensieri sono positivi, il ricordo di un bel libro lascia traccia per molto tempo ma anche le impressioni meno entusiaste fanno pensare. Nel cammino di ogni buon lettore si possono trovare libri che piacciono tanto, mediamente o per niente. Io mi reputo fortunata, nelle mie scelte poche volte ho trovato libri che non mi sono proprio piaciuti e comunque, per apprezzare quelli proprio belli ogni tanto bisogna beccare quello così così. Oggi il mio post non riguarda affatto un libro passabile ma è un secondo volume di una serie che amo già tanto: la saga dei Poldark di cui ho già scritto qui e che stavolta vi presento con Demelza.


titolo Demelza La saga dei Poldark autore Winston Graham  editore Sonzogno
data di pubblicazione 2 febbraio 2017  pagine 491

TRAMA - Cornovaglia, 1788-1790. Le nozze tra Ross, gentiluomo dal carattere forte, avverso alle convenzioni sociali, e Demelza, bella, brillante, ma figlia di un povero minatore, hanno scandalizzato l'alta società locale, che non approva il matrimonio di un nobile con una plebea. E così Demelza, pur facendo il possibile per assumere le maniere di una signora raffinata, fatica a conciliare il mondo da cui proviene con quello cui ora appartiene, e sì sente umiliata dai modi altezzosi di chi la circonda. Questo non le impedisce però di stare al fianco di Ross, che si trova ad affrontare la grave crisi economica in cui versa il distretto: l'industria del rame è infatti sull'orlo del collasso a causa di banchieri senza scrupoli, come lo spietato George Warleggan. Mentre dalla Francia soffiano i venti della rivoluzione e il malcontento dei minatori, ridotti alla fame, sembra pronto a esplodere, Ross decide di sfidare i potenti nel tentativo di riportare giustizia e prosperità nella terra che ama, nonostante il rischio di perdere tutto ciò che ha costruito. Tra sfarzosi eventi mondani, passioni maledette e amori ritrovati, tempeste di feroce bellezza e naufragi che sembrano benedizioni per la povera gente, Ross e Demelza tornano con il secondo episodio della saga di Poldark.

RECENSIONE - In questo secondo volume della serie dedicata alle vicende della famiglia Poldark si raccontano gli eventi, gli amori, le delusioni e le tragedie che vivono i protagonisti in quel meraviglioso scenario che offre la Cornovaglia. Il periodo è quello del tardo 1700 e le condizioni economiche della popolazione non sono affatto prospere, il lavoro è poco ed è dura trovare di che sfamare le famiglie. Ross Poldark, nonostante il suo nobile nome, non esita a spendersi per difendere i diritti del popolo e si schiera sempre a fianco di chi è debole e bisognoso. Il suo coraggio e la sua nobiltà d'animo sono sostenuti dall'avere al suo fianco una donna come Demelza. Lei, di umili origini e dai modi spicci, dopo aver sposato Ross cerca in tutti i modi di meritarsi l'amore del marito anche cambiando e raffinando il suo stile. Quello che non cambia è la sua veemenza e la grinta quando ci sono ingiustizie da far emergere oppure generosità da concedere alle persone che hanno bisogno. Demelza si trova spesso a dover gestire situazioni critiche, dove il cuore e la ragione spesso non trovano punti d'incontro. Il libro, facente parte di una serie composta da ben dodici libri scritti da Graham dal 1945 al 2002, è scritto con un'intenso lavoro scenografico. I paesaggi della Cornovaglia, dove i protagonisti risiedono, le descrizioni di tutto ciò che fanno o vedono i personaggi di cui il libro parla fanno in modo di portarci tra loro a seguire le vicende da vicino. Questo è uno dei motivi per i quali apprezzo questo romanziere e mi piace leggere dei Poldark, la minuzia di particolari, le sfumature dei caratteri delle persone, i risvolti belli e meno belli delle vicende che vi sono descritte. Quello che mi colpisce molto è la forza di Ross: lui, uomo di forti e nobili princìpi, riesce a trascinare e a rincuorare chi gli sta vicino, in ogni evenienza. Un protagonista con un'aura di potere, mai troppo esaltata ma sempre sotto gli occhi di tutti; per questo tutto ciò che lui fa assume valore, nel bene e nel male, perchè il suo carisma può esaltare o far affondare chiunque gli si contrappone. Demelza è la donna perfetta per lui, altrettanto forte ma bisognosa al tempo stesso di essere protetta da un uomo che la ama per quello che è: testarda e generosa, indipendente e coraggiosa, solida ma delicata. Insieme danno forza al valore di famiglia, quella che garantisce la protezione nel momento di difficoltà, quella che non si limita al sostegno economico ma che tesse la rete di salvataggio per i momenti infelici, per i lutti e per quando tutto sembra sprofondare. Un romanzo che emoziona, che mi emoziona tanto e che spero di continuare ad apprezzare anche nei prossimi libri della saga.

Nessun commento:

Posta un commento