Buongiorno a tutti e benvenuti tra i pensieri sparsi che, in modo totalmente casuale, lascio tra le paginette del mio blog. Oggi il protagonista è il libro di Roberto Cotroneo che si intitola Loro e la cui lettura è stata posticipata varie volte a favore di altri romanzi. Cercando però un libro con una figura umana in copertina la scelta è caduta proprio su questo e quindi ora vi lascio la mia opinione in merito.
autore ROBERTO COTRONEO editore NERI POZZA
data di pubblicazione 3 giugno 2021 pagine 192 prezzo 17 euro
TRAMA - Può il memoriale di una giovane donna sconvolgere a tal punto, da turbare persino coloro che si avventurano abitualmente nei recessi più oscuri della mente? È quanto accade in queste pagine, nelle quali Margherita B. narra dei fatti accaduti nel 2018, quando prende servizio, stando alle sue parole, come istitutrice presso una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi, in una magnifica villa progettata da un celebre architetto alle porte di Roma: la casa di vetro. Il compito che le viene affidato è prendersi cura delle gemelline Lucrezia e Lavinia. Nella casa di vetro, tutto sembra meraviglioso quell’estate. Ogni cosa è scelta con gusto, con garbo, con dedizione. Le gemelle, identiche, sono una meraviglia di educazione e di talento. Lucrezia ama il pianoforte, Lavinia l’equitazione. Ma pochi giorni dopo l’arrivo di Margherita cominciano a rivelarsi presenze terrificanti. Sono loro, dicono le bambine, gli antichi ospiti della casa, tornati per riportare in luce l’orrore. "Loro" rivisita le ossessioni che da anni segnano la narrativa di Roberto Cotroneo: il tema della verità e dell’ambiguità, del bene e del male, della violenza, del sacro e della felicità, quando brucia fino a farsi cenere. Le sue pagine, oscure e strazianti, si muovono per territori sinistri, e indagano soprattutto quella terra di nessuno che è la nostra mente. Un romanzo che, nel suo finale del tutto imprevedibile, è un omaggio alla grande letteratura e, nello stesso tempo, un racconto nitido che si muove dentro uno scenario torbido e sa guardare oltre l’ignoto. Alla fine, a prevalere saranno il fallimento di ogni ragione e il trionfo di un mondo che non è di questo mondo. Perché, come ha scritto Nietzsche: «quando scruterai in un abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te».
RECENSIONE - La parola che più di ogni altra mi viene in mente per descrivere questo libro è spiazzante. L'autore, che scopro essere un critico letterario e un appassionato di musica, ha scritto un romanzo gotico a tutti gli effetti e mi sono ritrovata ad apprezzarlo pagina dopo pagina. La protagonista, che racconta la sua storia attraverso un memoriale, è Margherita B. e la storia si svolge nel 2018: la famiglia Ordelaffi assume una nuova istitutrice per le gemelle Lucrezia e Lavinia, due bimbe di dieci anni uguali tra loro come solo le gemelle omozigote possono essere. Intorno a loro gravitano altre figure, a tratti oscure e nebulose, come la collaboratrice Giulia, la governante Angelina e il giardiniere tuttofare Gaetano ma pure i padroni di casa, i coniugi Ordelaffi Alessandra e Umberto, sono degli eleganti e compìti enigmi. Margherita considera la signora molto signorile e cortese ma si accorge anche di alcune sue "fragilità" che non sa spiegare. Il signor Umberto, invece, lavora all'estero e quando torna si comporta da perfetto papà gentiluomo, questo non minimizza l'opinione di Margherita che ci sia qualcosa di ambiguo nel suo modo di fare. La casa in cui abitano è una splendida villa che nella sua trasparenza nasconde un mondo di tenebra.
"Ci sono momenti nella vita in cui si cresce e si invecchia in poco tempo. Accade nel dolore, certo, accade anche nello smarrimento, nel fatto che prima il mondo ha la terra e il cielo e poi il mondo ha l'inferno, la terra e il cielo."
La sensazione che mi ha accompagnata fino alla fine del romanzo è stata quella di un'angosciante curiosità; procedere nella lettura significa conoscere più particolari, viverne la cronologia e trattenere il fiato. Le atmosfere non sono mai da thriller ma i dubbi, i sospetti, le ansie diventano parte dell'esperienza di lettura fino alla fine. Una conclusione che sconvolge, io mi sono ritrovata a chiudere il libro con questo senso di sorprendente buco nello stomaco. La storia racconta di un rapporto tra le sorelle gemelle così simbiotico che crea disagio quasi, e io mi sono sentita molto di parte come mamma di gemelle (eterozigote e diversissime) e tutto si amplifica. L'autore è stato bravissimo, non è mai stato eccessivo nei particolari ma ha dosato suspence e mistero,; ha saputo creare dettagli, atmosfere e ambientazioni perfette per incollare il lettore. Non è un romanzo che disperde la trama in molte pagine, anzi, poche e ben scritte bastano a trovare una storia che scruta nel torbido e negli incubi di ognuno di noi... in tutti risiede qualcosa di oscuro, di misterioso e insondabile che viene a galla solo quando ci si trova indifesi. Loro sono il legame che unisce le due bambine ma anche l'insieme di quesiti che Margherita cerca di tenere a bada senza farsi trascinare nel gorgo della superstizione, Loro è il gruppo che fa cerchio intorno a Lucrezia e Lavinia, Loro è tutto ciò che la villa, così bella e altera, nasconde alla vista di chi sta fuori e rivela, in modo straordinario, a chi ci vive lasciando un disagio incomprensibile.
Solo la lettura aiuta e svela... perchè:
"Quando scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te" ha scritto Nietzsche. Mi prometta che la sua mente andrà nel posto più lontano da quell'abisso. Solo così riuscirà a salvarsi.
Un libro che ho letto con tanti dubbi e che mi ha stupita in modo positivo. Una lettura che consiglio a chi vuole trovare un romanzo che smuove sensazioni, non solo pensieri e parole.
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