Buon pomeriggio! In questo periodo in cui si fatica a credere di essere in primavera inoltrata, visti i giorni piovosi e freddi, le letture procedono spedite. Oggi vi presento un libro molto "social", nel senso che è scritto da una bravissima bookblogger ed è molto presente nei vari profili librosi che seguo su Instagram. La curiosità quindi, ovviamente, mi ha spinta ad acquistare il libro e la mia Challenge del cuore mi ha offerto l'occasione di leggerlo quasi subito.
titolo Una volta è abbastanza autore Giulia Ciarapica editore Rizzoli
data di pubblicazione 2 aprile 2019 pagine 365
TRAMA - L'Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d'Ete, un borgo sperduto dell'entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell'ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore - capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l'occasione giusta - quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Nonostante siano così diverse, l'amore che le unisce è viscerale. A metterlo a dura prova però è Valentino: non supera il metro e sessantacinque, ha profondi occhi scuri e non si lascia mai intimidire. Attirato dall'esplosività di Annetta, finisce per innamorarsi e sposare Giuliana. Insieme si lanciano nell'industria calzaturiera, dirigendo una fabbrica destinata ad avere sempre più successo. Dopo anni, nonostante la guerra silenziosa tra Annetta e Giuliana continui, le due sorelle non sono mai riuscite a mettere a tacere la forza del loro legame, che urla e aggredisce lo stomaco. Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.
RECENSIONE - Il libro di Giulia Ciarapica si legge in modo molto scorrevole, lei è molto brava con le parole. Parla benissimo e scrive ancora meglio, questo è un punto di forza che emerge subito. La sua storia è ambientata nelle Marche, più precisamente a Casette d'Ete e copre l'arco temporale di circa vent'anni nel periodo storico del dopoguerra e della rinascita dalle macerie che il conflitto lascia sul territorio e nelle persone. I protagonisti principali sono due sorelle Annetta e Giuliana che, tra gli scherzi di una vita mai semplice, si contendono l'amore di Valentino. Le loro vite si districano attraverso numerosi eventi , felici e non, che evidenziano quanta rivalità ci sia tra sorelle ma anche quanto solido sia il legame che le unisce. I loro caratteri non potrebbero essere più diversi ma nella diversità emergono, tra le pagine del romanzo, i fatti che il tempo non scalfisce. Valentino si ritrova ad essere il loro spartiacque, colui che le divide ma che, per assurdo, le tiene unite nel momento del bisogno. Giuliana è la donna "perfetta", quella che riesce a far funzionare la famiglia e nello stesso tempo dare il massimo nel lavoro. Lei e Valentino producono scarpe e cercano l'innovazione attraverso nuove linee di scarpette per bimbi e neonati. Annetta, carattere ribelle e fuori dagli schemi, sempre pronta ad apparire sfrontata e assolutamente senza regole, dopo un periodo difficile, torna al suo paese e lavora per lanciare la sua produzione di scarpe alla moda e un pochino sfrontate, proprio come lei.
"La famiglia è tutto, tutto ciò che la vita ci ha dato per metterci alla prova. E imparare a resistere."
In questo libro, Giulia scrive di donne che prendono la vita di petto, ognuna col loro modo di fare certo, ma sempre senza aspettare che altri si occupino di loro. Rosa, Annetta, Giuliana, Rita, la signora Luisa e Giovanna: donne con storie diverse ma determinate, forti o meno ma sempre intenzionate a non farsi mai mettere in disparte. Questo romanzo, il primo di una trilogia, racconta le vicende di Annetta e Giuliana e di chi vive loro intorno ma anche della società che rialza la testa dopo la guerra, dei cambiamenti che portano speranza nelle vite degli italiani. Una nuova automobile, un nuovo apparecchio radiotelevisivo, il Festival di Sanremo... ventate di ottimismo che servono per ripartire e ricostruire l'Italia. Uno spaccato di storia che si legge con il magone, ogni pagina preannuncia novità e lascia col fiato sospeso, la curiosità accompagna la lettura fino all'ultima riga dell'ultima pagina. Giulia descrive la sua terra, il paesino del romanzo è il suo e il lettore percepisce l'intensità del legame che esiste, l'autrice non scrive solo una storia ma ci accompagna nelle vite di chi è vissuto lì, di chi ha lavorato, sudato, sofferto e sognato per diventare qualcuno e per realizzare i propri sogni. Valentino, Giuliana e Annetta diventano, pagina dopo pagina, simboli di coraggio, determinazione, sacrificio e fragilità. Il racconto è sempre intenso, ogni personaggio ci diventa caro perché Giulia non si limita a descriverlo ma ci trasmette sensazioni, ci passa l'intensità che la anima nel parlare della sua terra e della sua gente. Arrivare alla fine non è una conquista, l'ultima pagina di questo libro mi fa chiedere a gran voce: "Giulia, fammi leggere il seguito al più presto!".
"... perché resta solo quel che conta, e conta solo ciò che resta. Al di là di tutto. Nonostante tutto."
"La famiglia è tutto, tutto ciò che la vita ci ha dato per metterci alla prova. E imparare a resistere."
In questo libro, Giulia scrive di donne che prendono la vita di petto, ognuna col loro modo di fare certo, ma sempre senza aspettare che altri si occupino di loro. Rosa, Annetta, Giuliana, Rita, la signora Luisa e Giovanna: donne con storie diverse ma determinate, forti o meno ma sempre intenzionate a non farsi mai mettere in disparte. Questo romanzo, il primo di una trilogia, racconta le vicende di Annetta e Giuliana e di chi vive loro intorno ma anche della società che rialza la testa dopo la guerra, dei cambiamenti che portano speranza nelle vite degli italiani. Una nuova automobile, un nuovo apparecchio radiotelevisivo, il Festival di Sanremo... ventate di ottimismo che servono per ripartire e ricostruire l'Italia. Uno spaccato di storia che si legge con il magone, ogni pagina preannuncia novità e lascia col fiato sospeso, la curiosità accompagna la lettura fino all'ultima riga dell'ultima pagina. Giulia descrive la sua terra, il paesino del romanzo è il suo e il lettore percepisce l'intensità del legame che esiste, l'autrice non scrive solo una storia ma ci accompagna nelle vite di chi è vissuto lì, di chi ha lavorato, sudato, sofferto e sognato per diventare qualcuno e per realizzare i propri sogni. Valentino, Giuliana e Annetta diventano, pagina dopo pagina, simboli di coraggio, determinazione, sacrificio e fragilità. Il racconto è sempre intenso, ogni personaggio ci diventa caro perché Giulia non si limita a descriverlo ma ci trasmette sensazioni, ci passa l'intensità che la anima nel parlare della sua terra e della sua gente. Arrivare alla fine non è una conquista, l'ultima pagina di questo libro mi fa chiedere a gran voce: "Giulia, fammi leggere il seguito al più presto!".
"... perché resta solo quel che conta, e conta solo ciò che resta. Al di là di tutto. Nonostante tutto."
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