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martedì 5 aprile 2022

Recensione - L'EQUAZIONE DEL CUORE di Maurizio de Giovanni

Buon martedì a tutti! Siamo arrivati già al mese di aprile ma il profumo della primavera ci ha solo sfiorati! E' tornato prepotente il freddo e in me prevale la voglia di calore e di dolce far niente. Stamattina è tempo che mi metta al computer a scrivere i post che ho in agenda da troppi giorni ormai. Oggi vorrei lasciarvi i miei pensieri su uno degli ultimi libri letti in questo periodo e vi parlo di L'equazione del cuore di Maurizio de Giovanni. 



autore MAURIZIO DE GIOVANNI   editore MONDADORI
data di pubblicazione 1 febbraio 2022 pagine 252 prezzo 19 euro


TRAMADopo la morte della moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive, introverso e taciturno, in una casa appartata su un’isola del golfo di Napoli. Pesca con metodo e maestria e si limita a scambiare rare e convenzionali telefonate con la figlia Cristina, che vive in una piccola città della ricca provincia padana. A interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza la notizia di un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo Checco è in coma. Massimo deve assolvere i suoi doveri. Crede, una volta celebrata la cerimonia funebre, di poter tornare nella sua isola, e lasciare quel luogo freddo e inospitale. Non può. I sanitari lo vogliono presente accanto al ragazzino che giace incosciente. Controvoglia, il professore si dispone a raccontare al nipote, come può e come sa, la “sua” matematica, la fascinosa armonia dei numeri. Fuori dall’ospedale si sente addosso gli occhi della città, dove lo si addita, in quanto unico parente, come tutore del minore, potenziale erede di una impresa da cui dipende il benessere di molti. Da lì in poi quanto mistero è necessario attraversare? Quanto umano dolore bisogna patire? Per arrivare dove? Maurizio de Giovanni scrive una delle storie che ha sempre sognato di raccontare. E ci consegna a un personaggio, tormentato e meravigliosamente umano, messo dinanzi al mistero del cuore.

RECENSIONE -  Quanto può essere tranquilla la vita da pensionato di un professore di matematica? Massimo De Gaudio cerca la pace in un'isoletta del golfo di Napoli e vive in solitudine facendo della pesca la sua attività preferita. Ha una figlia, Cristina, che vive al Nord con il suo bimbo Francesco detto Checco; li sente poco e li vede ancora meno, conosce a malapena suo genero ma il gelo lo pietrifica quando riceve la telefonata che nessuno dovrebbe mai ricevere. Sua figlia e suo genero non ci sono più. Un incidente li priva della vita, insieme, il loro bimbo è grave in ospedale e Massimo deve farsi forza e correre da lui; dall'unico affetto che gli è rimasto su questa Terra. Non è facile lasciare la sua isoletta, il suo spazio vitale minimo che lo isola dal resto del mondo e che lo fa sentire tranquillo ma deve dare il suo affetto al piccolo nipotino ferito. Checco ha bisogno di lui anche se Massimo pensa di non avere nulla da offrirgli, non lo conosce quasi, intimamente sa che è giusto essere al suo capezzale. Conosce  Alba, la babysitter di Checco, discute con lei quasi ma attraverso le sue parole impara a conoscere meglio sua figlia e la sua famiglia. Stare accanto a Francesco per riportarlo alla vita, risvegliarlo, è una missione per Alba ma anche per Massimo che racconta al nipote il mondo e i suoi affanni attraverso la sua amata matematica. 
"Per tutta la vita si era schierato contro l'irrazionalità delle emozioni, e l'inopportunità dell'immaginazione, lottando strenuamente per la concretezza e la logica..." 
Come è diverso questo libro da quelli che conosco di de Giovanni! Non ci sono i Bastardi di Pizzofalcone, non c'è il commissario Ricciardi, non c'è Sara Morozzi e la sua "invisibilità", non troviamo Mina Settembre e i suoi bagagli di casi umani... insomma, qui c'è un autore che stupisce davvero. Una trama insolita, non meno coinvolgente ma di sicuro una nuova prospettiva sui sentimenti. Ed è una bella novità, ne sono rimasta affascinata, emozionata e davvero colpita. La severa figura del professor Massimo, una personalità costruita anche dal dolore della perdita della cara moglie, la voglia di stare da solo a godere del tempo che diventa solo suo in un'isola del caldo Sud. Il professore senza il sorriso che riscopre di avere un cuore al cospetto del nipotino ferito ed appeso alla vita solo da un flebile respiro.  L'autore intesse una trama fatta di fili di empatia, di tenerezza, di coraggio anche e di un po' di sensi di colpa. Massimo non è stato un padre che dispensa amore a piene mani, lo riconosce, nel momento del bisogno però non si tira indietro, non scappa anche se farlo gli verrebbe proprio bene. Leggere questo libro mi ha stretto il cuore in una morsa: avere un familiare su un letto di ospedale e in fin di vita è una cosa che ho vissuto, poco tempo fa, sulla mia pelle. Non importa se la causa è un incidente o una malattia... quel fatto fa riflettere sul perchè accadono certe cose, su chi si può incolpare per sentirsi meno colmi di rancore e di rabbia. Si cercano appigli per non crollare, le corazze a volte si induriscono e a volte si crepano. Massimo lascia filtrare dalla sua scorza coriacea di "solitario" il sostegno che offre a Checco e ad Alba. Attraverso la sua conoscenza dei numeri stabilisce un rapporto con il nipotino e gli racconta del mondo, di ciò che lo aspetta, di ciò che non deve smettere di volere. Una tenerezza infinita leggere queste pagine, tanto diverse dalle aspettative che, a volte, autori conosciuti creano ad libro nuovo. Una sorpresa positiva leggere di sentimenti, di evidenti dati matematici abbinati al racconto di cose poco logiche come sono proprio le emozioni e rimanerne tanto colpita! Un libro che spiega bene, a parer mio, quanto non serva essere uniti fisicamente per definirsi famiglia. L'affetto, l'amore anche, non conoscono distanze e, senza ipocrisie, non è dato dalla quantità di tempo o di informazioni. L'amore scaturisce spesso a dispetto di ciò che si considera "ovvio" e scava brecce anche nei cuori più chiusi e duri. In fondo, per provare tutto questo, Massimo cita Dirac e la sua equazione....

"... Se due sistemi interagiscono tra di loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma diventano un unico sistema."
Tutti, nel corso della vita, entriamo in contatto con diverse persone... alcune di loro si stabiliscono tra i nostri affetti, altri no a seconda di quanto peso hanno nei nostri vissuti. E' certo che, comunque, quello che siamo e che proviamo è anche frutto della presenza di chi ci sta accanto,  di chi ci vuole bene. Perché, come scrive de Giovanni nel libro...

"... nessuno dipende mai da una persona. Ma da un sentimento sì, senza alcun dubbio." 
Con questa affermazione posso concludere la mia riflessione e ribadire, una volta ancora, che certi libri devono essere letti, almeno una volta nella vita. Serve prendere consapevolezza che gli affetti non sono acqua fresca, non si spezzano e non si creano a comando ma esistono e sopravvivono anche alle avversità più difficili della vita o ne decidono la sorte. Leggete L'equazione del cuore,  è un libro che svela le dinamiche degli affetti in un modo nuovo e mai scontato. C'è bisogno di questo tipo di letture, in questi periodo piuttosto cupi e solitari. 

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