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venerdì 5 agosto 2022

Recensione - UNA SIRENA A PARIGI di Mathias Malzieu

Oggi due post veloci veloci! Questo è per un libro che, se non fosse per il nome della città nel titolo che mi serve per la challenge delle Ciambelle, non so se avrei mai scelto di leggere. Il libro in questione è Una sirena a Parigi di Mathias Malzieu.


autore MATHIAS MALZIEU editore FELTRINELLI
data di pubblicazione 16 LUGLIO 2020 pagine 192 prezzo 16 euro

TRAMA Una pioggia ininterrotta si abbatte su Parigi. La Senna è in piena, un'atmosfera apocalittica e surreale avvolge la città. I dispersi sono sempre più numerosi e il fiume trascina oggetti di ogni tipo. D'un tratto un canto ammaliante e misterioso attira l'attenzione di Gaspard Snow che, incredulo, sotto un ponte scopre il corpo ferito e quasi esanime di una sirena. Decide di portarla a casa per prendersene cura e guarirla, ma ben presto tutto si rivela più complicato di quanto non sembri. La creatura gli spiega che chiunque ascolti la sua voce si innamora di lei perdutamente fino a morire, e nemmeno chi, come Gaspard, si crede immune all'amore può sfuggire. Inoltre, come può un essere marino vivere a lungo lontano dall'oceano? Gaspard non si dà per vinto e trova nell'ingegno, nell'estro e nel potere dell'immaginazione gli strumenti per affrontare questa mirabile avventura e difendere un altro grande sogno: salvare il Flowerburger, il suo locale a bordo di una chiatta, un regno di musica, arte e libera espressione.

RECENSIONE -  Questo libro di Manzieu è veloce da leggere, sono veramente poche pagine: la storia mescola realtà e tanta fantasia ambientando le vicende di Gaspard Snow nel 2016. Lui, musicista e proprietario di un localino sulla Senna, incontra e salva una sirena. Questo è il nucleo di una storia leggera e senza tante pretese, sospesa tra la delicatezza poetica di certe descrizioni e la troppa sdolcinata fantasia che, per reggere il racconto, si stempera tra le righe. Una sirena a Parigi è una fiaba, una favola per grandi che io ho letto con poca dedizione, confesso ahimè, perchè non mi sono sentita particolarmente coinvolta nella storia. Troppo poco sviluppata a mio parere, frettolosamente raccontata in certe parti e così molto poco avvincente. mi trovo veramente a disagio a parlarne perchè  non ho molto altro da aggiungere. Nella mia  libreria ho anche un altro titolo di questo autore che aspetta il suo turno di lettura, ce la farò a dargli una chance? Non lo so... credevo di avere tra le mani un discreto titolo e la mia predisposizione era tutt'altro che ostile ma, con questo caldo, cerco leggerezza si ma non la trasparenza (nel senso del niente proprio!). L'idea poteva funzionare se magari l'autore fosse riuscito, oltre a tracciare una fantasiosa storia d'amore, a svilupparne gli eventi in maniera completa. L'amore, che sembra urlare la sua presenza dovunque,per essere credibile ha bisogno di nascere, crescere e espandersi in modo forse repentino ma non troppo altrimenti perde di credibilità. Questo è un punto che mi ha lasciata in dubbio: troppa fretta e troppa convinzione scontata. 
Non saprei se consigliare o meno questo libro... forse a chi cerca il sentimento nelle favole anche se fantasioso. 

"Fuggire, sfuggire, consacrarsi al proprio sogno fino a trasformarlo in realtà. Un'arte di vivere e resistere perfino in tempo di guerra, soprattutto in tempo di guerra. Un'astuzia, un artificio. Un invito a vedere più che a guardare."

In questa citazione forse si racchiude il senso del libro, l'autore ha preso un suo sogno e trasformato in parole di un libro incurante di tutto il resto.  

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