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sabato 16 settembre 2017

Recensione: Il Bambino di Fiona Barton

Ciao a tutti! Buon sabato e buon autunno, finalmente! Aspettavo con ansia ormai il cambio di clima ma passare dal caldo torrido della scorsa settimana alla coperta è un gran bel salto! Io comincio a godermi i benefici del fresco, la scuola è iniziata, la vendemmia finita e io mi posso dedicare alla lettura ogni volta che ho un momento libero. Questa volta vi parlo del libro di Fiona Barton che ho letto per raggiungere l'obiettivo n. 8 della challenge  La Ruota delle Letture dei blog La Libridinosa e La Biblioteca di Eliza. Per ottenere i punti in palio devo leggere un libro di almeno 400 e, secondo Amazon, questo ne ha 426!

Descrizione: Un quartiere di Londra in via di riqualificazione, un vecchio edificio che dev'essere abbattuto. Durante i lavori, un operaio scopre i resti di un neonato probabilmente rimasto sepolto per anni: difficile, se non impossibile identificarlo. Ma il mistero del bambino abbandonato tocca il cuore della gente e Kate Waters - la brillante giornalista che aveva seguito il «caso della vedova» - intuisce che anche questa è una storia per lei. Man mano che indaga, Kate scopre collegamenti con un vecchio episodio di cronaca nera: la scomparsa di Alice, una neonata, dall'ospedale in cui sua madre Angela l'aveva appena partorita. Ma Emma, inquieta ghost writer dal rapporto burrascoso con la madre, è persuasa che non sia così. Con la grinta e l'umana partecipazione che la rendono una giornalista speciale, Kate Waters ricompone la storia del bambino e con essa una dolorosa vicenda di ossessioni e tradimenti, penetrando nel passato di due donne che speravano di essersi lasciate tutto alle spalle.

Recensione: In questo libro di Fiona Barton la protagonista è la giornalista Kate che, dopo il ritrovamento dei resti di un bimbo, smuove e sconvolge le vite di due famiglie che sembrano avere punti in comune in questa vicenda. Indagando e seguendo le tracce con fiuto da detective, Kate riesce a sbrogliare l'intricata matassa della vicenda che ha come protagonista il povero piccolo ritrovato dopo anni. Leggere questo libro è stato un po' come guardare un film giallo alla TV: gli elementi li ho tutti ma bisogna collegarli bene a ogni personaggio della vicenda. Mi spiego meglio... in questa storia già dalle prime pagine si legge chi è il "colpevole", la questione principale è ricostruire tutti i fatti per collocare ogni cosa al posto giusto e risalire alle responsabilità. La passione di Kate per il suo lavoro di giornalista la porta ad insistere nelle indagini per poter scrivere della vicenda in modo completo. Le sue vicende personali si legano a quelle delle altre due donne coinvolte nella vicenda e svelano insospettabili verità!
Questo libro mi incuriosiva ma, lo ammetto sinceramente, l'ho letto più che altro per ottenere l'obiettivo delle 400 pagine! Non so se l'avrei preso in considerazione altrimenti... e leggendolo ho avuto anche la sensazione che molte pagine fossero di troppo. Troppe descrizioni, troppe parole per non progredire nella storia e quindi mi ha dato la sensazione che la trama fosse un po' stiracchiata visto poi come è terminata la storia. Anche svelare praticamente all'inizio il colpevole mi ha lasciata un po' basita, l'ho continuato sempre aspettando un colpo di scena che non arrivava mai. In fondo la Barton mi ha dato tutti gli elementi a cui pensare per arrivare al finale anche da sola... e questo mi ha tolto la curiosità che mi piace avere per la fine di un libro.
Buon pomeriggio a tutti!

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