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venerdì 25 ottobre 2019

Recensione LA SPOSA SCOMPARSA di Rosa Teruzzi

Buongiorno e bentornati! Oggi vi scrivo di un libro non proprio recente ma che aspettavo da tempo di poter leggere. L'occasione è arrivata per merito della "Pizza sbagliata" nella challenge librosa che sto seguendo: la richiesta è quella di leggere un libro con meno di 200 pagine e, quindi, ecco la mia scelta cadere sul primo libro della serie che vede protagoniste Libera e le donne della sua famiglia!



titolo La sposa scomparsa    autore Rosa Teruzzi    editore  Sonzogno
data di pubblicazione 8 settembre 2016     pagine  171

TRAMA - Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall'una all'altra. C'è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera quarantasei anni portati magnificamente ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po' bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell'amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all'epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l'inchiesta. Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell'impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa.

RECENSIONE - Rosa Teruzzi è un'autrice, esperta di cronaca e di indagini, che scrive storie di misteri e di vita ambientate a Milano. Le protagoniste sono donne legate a stretto filo dal fatto di essere madre figlia e nipote: Iole non è la classica nonna che fa la calza ma è vivace, forse un pochino troppo spumeggiante e rimprovera la figlia Libera di non godersi la vita come dovrebbe. Libera ama leggere libri e, per vivere, compone bouquet per le spose nella sua bottega, un piccolo angolo nel casello ferroviario dismesso in cui abita con mamma e figlia. Vittoria, la terza donna di casa, fa la poliziotta e cerca di tenere rigorosamente in riga madre e nonna. Il piglio investigativo non è solo dono di Vittoria ma anche Iole e Libera si mettono a disposizione di chi confida loro i dubbi circa vecchi casi irrisolti. che lasciano dolore e angosciosi interrogativi. In questo primo volume che le vede protagoniste, l'insolito trio si dedica alle indagini, alquanto sgangherate ma non per questo meno efficaci, per trovare soluzione alla misteriosa scomparsa di una ragazza.

"Succede spesso così, dopo una tragedia, pensò: il dolore non cementa l'unione dei sopravvissuti ma mette quelli che si rassegnano contro chi si ostina a combattere, facendone dei nemici. E' il danno collaterale di tante disgrazie ..."

La Teruzzi dimostra un talento particolarmente spiccato nel tratteggiare i contorni di queste tre figure femminili molto diverse tra loro ma perfettamente incastrate l'una con l'altra. Iole, Libera e Vittoria sono la rappresentazione di tre modi diversi di intendere la vita: chi la prende di petto e gode di ogni momento come la più anziana del gruppo; chi la vive con curiosità ma tenta sempre di scappare da tutto quello che porta scompiglio in una vita calma e quasi piatta come Libera. E infine c'è chi ha regole che rispetta sempre, andando anche oltre ciò che potrebbe portare gioia, spensieratezza e anche alleggerire la quotidianità, in nome di un rigore morale e professionale che non cede mai come Vittoria.

"Libera osservava, come una spettatrice a teatro, quella commedia che conosceva così bene: sua mamma , la sfacciata, e sua figlia, la sfinge, che si tenevano testa reciprocamente: due autentiche femmine alfa, ognuna a modo suo."

Insomma, in questo romanzo ciò che colpisce non è solo il giallo da risolvere ma più di tutto ciò che esalta la lettura è proprio leggere le vicende delle tre donne: tra sotterfugi, confessioni, segreti e parrucche, è davvero una ventata di vitalità scoprire come le intrepide investigatrici si attivano per investigare in modo ruspante e creativo. Questo libro è ben molto ben scritto: Rosa Teruzzi usa un linguaggio chiaro ma ugualmente preciso e chi legge non ha difficoltà a seguire il mistero della ragazza scomparsa e a voler azzardare ipotesi sul colpevole, ovviamente niente è come sembra e anche la soluzione sarà sorprendentemente d'effetto. Ho adorato ogni riga letta e, sinceramente, devo sbrigarmi a recuperare gli altri libri che seguono per sapere come evolveranno le avventure delle nostre care protagoniste e sono certa che ritroverò il carisma e la verve di Iole, Libera e Vittoria. 

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