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lunedì 1 maggio 2017

Recensione: Cinque indagini romane per Rocco Schiavone di Antonio Manzini


Rieccomi! Questa è la seconda recensione utile per il decimo giro di ruota del challenge La Ruota delle Letture a cui mi sto affezionando sempre di più. L'obiettivo che devo raggiungere con questo libro è il numero 9 e quindi leggere un libro di racconti. Io, dopo aver letto 7-7-2007 di Manzini e aver fatto la conoscenza del vicequestore Rocco Schiavone avevo acquistato questo libro in attesa di poter leggerlo per continuare a sorridere con le avventure del poliziotto più politicamente scorretto che mi sia capitato di leggere!

Descrizione: Questi cinque racconti sono stati pubblicati per la prima volta in altrettante raccolte a tema di autori vari pubblicate dal 2012 in poi da Sellerio. Protagonista il vicequestore Rocco Schiavone, un personaggio fuori dagli schemi: scontroso, irritabile, trasgressivo al limite del lecito, ma con un senso della giustizia tutto suo. Una rilettura della tradizione del giallo all’italiana, capace di coniugare lo sguardo dolente del neorealismo e la risata sfrontata di una commedia di avanspettacolo.

Recensione: In questo libro ho ritrovato Rocco, a cui mi ero affezionata leggendo un altro libro di Manzini. Il vicequestore, in questi cinque brevi racconti, risolve crimini piuttosto efferati e nel contempo traccia i profili psicologici delle persone coinvolte. Lui, che è sempre un po' sopra le righe, riesce a leggere i fatti e le persone come nessun altro, intorno al lui, è capace di fare. Questa cosa lo aiuta a risolvere i casi ma non è mai completamente tranquillo... sta aspettando il trasferimento a chissà dove! Questo libro, o meglio questa raccolta di racconti brevi, fa conoscere il vicequestore Schiavone in alcune delle sue sfumature: la pigrizia che lo prende certi giorni, la rabbia nei confronti di chi commette reati, le ingiustizie a cui deve porre soluzione. Rimane comunque sempre quello che fuma canne, quando ha bisogno di energia, quello che tratta a male parole sospettati e colleghi, quello un po' orso che rimarrebbe chiuso in casa quando può. Per fortuna ha amici che lo conoscono bene e colleghi che fanno di questo suo carattere una leva per imparare a fare bene i proprio lavoro e con Rocco sono in ansia, consapevoli che lui dovrà essere mandato chissà dove. e quando scopre che la sua destinazione sarà Aosta lo fa a Natale... che bel regalo eh? I suoi amici  comunque sono sempre presenti e si preoccupano di farlo arrivare alla nuova destinazione bello e pronto mandandolo addirittura in vacanza... e questa sarà un'altra occasione per lavorare! Povero Rocco!
Mi piace molto la scrittura del Manzini: allegra, vivace e frizzante ma anche un profonda quando traccia i profili dei personaggi e i pensieri di Schiavone. Mi diverte leggere i suoi libri ma, alla fine, rimango sempre un po' con l'amaro in bocca pensando a quante brutte cose riesce a compiere l'uomo. Magari ci fossero più Rocco intorno a noi!

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