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lunedì 17 luglio 2017

Recensione: Magari domani resto di Lorenzo Marone

Buona domenica! L'estate ormai è decisamente partita e l'aria vacanziera e bisognosa di relax sta colpendo pure me! La cosa positiva è che mi dedico molto più facilmente alla lettura e questo ha ripercussioni anche sul mio umore... sono più rilassata e felice nonostante il mio odiato caldo!!! Questo post lo scrivo per raccontarvi dell'ultimo libro che ho letto: Magari domani resto di Lorenzo Marone. Con questo titolo rispondo anche all'obiettivo numero 7 della Challenge La Ruota delle Letture che è uscito per me nel sedicesimo giro.

Descrizione: Chiamarsi Luce non è affatto semplice, specie se di carattere non sei sempre solare. Peggio ancora se di cognome fai Di Notte, uno dei tanti scherzi di quello scombinato di tuo padre, scappato di casa senza un perché. Se poi abiti a Napoli nei Quartieri Spagnoli e ogni giorno andare al lavoro in Vespa è un terno al lotto, se sei un avvocato con laurea a pieni voti ma in ufficio ti affidano solo scartoffie e se hai un rottame di famiglia, ci sta che ogni tanto ti "arrangi" un po'. Capelli corti alla maschiaccio, jeans e anfibi, Luce è una giovane onesta e combattiva, rimasta bloccata in una realtà composta da una madre bigotta e infelice, da un fratello fuggito al Nord, da un amore per un bastardo Peter Pan e da un lavoro insoddisfacente. Come conforto, solo le passeggiate con Alleria, il suo Cane Superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con l'anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Finché, un giorno, a Luce viene assegnata una causa per l'affidamento di un minore. All'improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma è forse l'occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito l'impulso di prendere il volo, o magari restare, trovando la felicità nel suo piccolo pezzettino di mondo?

Recensione: Luce è la protagonista del libro di Marone, una ragazza che impari ad amare pagina dopo pagina. Di mestiere fa l'avvocato ma, nello studio in cui lavora, si trova a svolgere incarichi di secondo piano. Finché arriva il grande compito: indagare per una causa di affidamento. Luce, che prende sempre sul serio ogni cosa, si ritrova a conoscere e frequentare una donna e suo figlio, protagonisti della causa;  questo le farà rivalutare il suo lavoro e la sua vita. Lei, figlia di una madre insoddisfatta e di un padre sparito quando era piccola, con un fratello lontano e come "amici" un cagnolino che le da tanto affetto e un anziano vicino di casa, si ritrova a fare i conti con una vita "sgaruppata", in una città che è tanto bella quanto complicata. Ma Napoli è la sua città e, nonostante tutto lei ha gli anticorpi giusti per sopravviverci bene. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno... mai! Alla fine Kevin, il bimbo troppo perfetto per Carmen, madre e moglie che credeva nel principe azzurro e si è ritrovata con un marito camorrista che non vuole più, risveglia in Luce un istinto materno che lei credeva di non poter avere e si affeziona al bimbo. Luce è un personaggio che incarna delle caratteristiche uniche, tutti noi vorremmo poter essere come lei... forte, schietta, onesta e sicura. Nella vita le esperienze l'hanno segnata ma mai sconfitta e, complici il suo carattere e le persone che la circondano,  alla fine l'unica cosa certa che lei ha è di voler continuare a vivere, lottare e amare proprio lì, in quel caleidoscopio di colori e umori e unicità che si ritrovano a Napoli. Marone anche stavolta è riuscito a farmi adorare i suoi personaggi... già era successo con Cesare Annunziata e ora con Luce! Ho divorato il libro, in pochissimo tempo volevo saperne di più, conoscere la storia e la sua evoluzione, continuare a seguirne le vicende! Questo autore ha la fantastica capacità di far entrare in contatto le anime dei suoi protagonisti con quelle di chi legge, o almeno a me succede così, mi riconosco in tanti tratti dei suoi personaggi, condivido i loro stati d'animo e i loro pensieri, a tratti mi rispecchio anche nei loro atteggiamenti... questo è veramente qualcosa che riconosco  a Lorenzo Marone: la grandiosa bravura di scrivere i libri dove il lettore può ritrovare parte di sé, riconoscersi e avere nuovi spunti per migliorarsi. Io, da parte mia, ho deciso che farò in modo di riuscire ad insegnare a coltivare sogni e non rancori, come raccomandava la nonna di Luce! Se riuscissi in questo non avrei sprecato nulla nella mia vita...

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