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lunedì 16 ottobre 2017

Recensione: In piedi sull'arcobaleno di Fannie Flagg

Un altro post, un'altra recensione sempre per il ventiduesimo giro di ruota.La ruota delle letture infatti, per questo turno, mi chiedeva di leggere un libro pubblicato in Italia prima del 2010. Io ho scelto questo perché mi offre l'occasione di leggere un altro libro di Fannie Flagg.

Descrizione: Elmwood Springs è la placida cittadina di provincia già teatro di "Pane cose e cappuccino". Questa volta la storia inizia nel 1946, ed è narrata da Dorothy, così come sono soliti chiamarla gli ascoltatori della sua trasmissione radiofonica quotidiana. Proprio attraverso la sua voce impariamo presto ad affezionarci ai tanti altri protagonisti: Bobby, il suo amato figlio di dieci anni, destinato a vivere migliaia di vite, la maggior parte immaginarie; il carismatico Hamm Sparks, che inizia vendendo trattori e finisce a vendere se stesso come politico, amato da due donne diverse come il giorno e la notte; Beatrice Woods, la ragazza cieca dalla voce angelica; e la favolosa Minnie Oatman, voce solista del locale coro gospel.

Recensione: Leggere i libri di Fannie Flagg è come essere catapultati in un film degli anni '50, si riesce a cogliere il clima, i colori e persino lo stile dei personaggi che vivono tra le pagine dei suoi libri. Dopo "Pane, amore e cappuccino" con questo racconto torno ad Elmwood Springs e ritrovo Dorothy che da casa sua trasmette alla radio un programma pieno di vitalità. Lei e la sua famiglia sono il perno attorno a cui girano le vicende di altri abitanti di Elmwood Springs, vicende felici, pratiche, difficili o comiche ma che hanno sempre quella giusta dose di ottimismo e serenità che la Flagg mi passa ogni volta che leggo un suo libro. Quanta tenerezza suscita Betty Rae, quanta simpatia Bobby che combina sempre guai, poi c'è Beatrice, che con la sua voce soave fa innamorare  e Doc, il marito di Dorothy,  che condivide con lei il peso e la dolcezza di una vita familiare mai monotona. Io mi ci sono affezionata, a tutti loro e sono convinta, una volta di più, che i libri di Fannie Flagg siano una ventata di aria fresca, frizzante e positiva e che leggerli ci aiuti a staccare la spina dai problemi quotidiani regalando, per lo spazio di un libro, un pochino di sana leggerezza. L'autrice no trascura certamente che nella vita possano accadere cose brutte o vere e proprie tragedie ma ci offre un punto di vista ottimista, ci insegna che le relazioni tra familiari, amici o solo tra compaesani possono aiutare a superare e a vivere tutto in modo più semplice e sicuramente più sereno. E trovo tutto questo molto significativo in questi tempi,  in cui l'individualità è predominante e ci priva del gusto di guardare oltre il nostro piccolo mondo per vedere anche gli altri, intesi come altre persone da conoscere per apprezzarne la diversità e trovarne magari un  supporto nelle difficoltà. In fondo, non nasciamo da soli ma siamo bravissimi a diventarlo! Abbiamo smarrito quell'empatia che ci avvicina alla gente... per questo spero di leggere e ritrovare altre storie ad Elmwood Springs.

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