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domenica 29 ottobre 2017

Recensione: Le luci nelle case degli altri di Chiara Gamberale

Buona domenica! Oggi il post è per parlarvi del libro di Chiara Gamberale  - Le luci nelle case degli altri - che ho scelto di leggere per rispondere all'obiettivo undici della Challenge La Ruota delle Letture. Per adempiere alla richiesta di Laura e Laura devo leggere un libro scritto da una scrittrice italiana vivente e ho pensato alla Gamberale! Tra i post di questo blog sono numerosi, ormai, quelli dedicati a questa autrice che mi piace tanto. Sono stata molto di parte nella scelta direi... volevo avere l'occasione di leggere questo che mi mancava. Questa challenge mi offre spunti decisivi per leggere molto e tra le cose che mi piacciono.

Descrizione: Maria, l'amministratrice condominiale libera e carismatica di un palazzo apparentemente come tanti, muore all'improvviso in un incidente stradale. Rimane sua figlia, Mandorla, una bambina di sei anni; e rimane una lettera, nella quale Maria rivela che il padre di Mandorla si nasconde in uno dei cinque piani del condominio che lei amministrava... Gli uomini del palazzo sono tutti sospettati ma decidono di non sottoporsi al test del Dna e stabiliscono di crescere la bambina tutti assieme. Attraverso lo sguardo smarrito - ora allegro, ora dolcemente disperato - della bambina, accendiamo le luci (e scopriamo le ombre) delle case di un condominio nel quale, presto, ogni lettore sentirà di abitare mentre, di piano in piano, Mandorla cresce, s'innamora, cerca suo padre e se stessa.

Recensione: Questo libro racconta la storia di Mandorla, bimba rimasta orfana da piccolina della mamma Maria che fa la custode in un condominio. La mamma le lascia una lettera in cui le spiega tutto l'amore che prova per lei e le svela che il suo papà abita nel suo stesso condominio. Questa rivelazione richiederebbe un test del DNA per fugare ogni dubbio ma nessuno dei condomini è disposto a effettuarlo. Alla fine tutti insieme decidono che la piccola sarà adottata formalmente dalla signora Polidoro e cresciuta da tutti loro: abiterà, a turno, con ogni famiglia dello stabile. Mandorla cresce e la mancanza della sua mamma è un punto fisso per lei, si sente sempre inferiore e inadeguata rispetto alla vita e a chi la circonda. Ha pochi amici e il ragazzo che le piace, Matteo,  sta con un'altra.  La famiglia Grò , Paolo e Michelangelo, Lorenzo Ferri e Lidia, la famiglia Barilla, sono un variegato insieme di storie familiari diverse a cui Mandorla partecipa senza mai sentirsene davvero parte integrante. Alla fine la sua vita è un insieme di vicende che ci insegnano che vedere "le luci nelle case degli altri" non significa che tutto sia chiaro in quelle case. C'è sempre qualcosa di non detto, di nascosto e Mandorla, cambiando famiglia regolarmente, se ne accorge subito. Far parte di un gruppo cosi numeroso e così diverso alimenta le sue insicurezze e a volte desidera addirittura scambiarsi il posto con le cose che la circondano. La Gamberale scrive con un tratto che mi incanta ogni volta. La storia di Mandorla è talmente strana, assurda quasi, ma al tempo stesso così veritiera. Davvero non conosciamo mai gli altri come crediamo, davvero più siamo circondati da persone e più ci sentiamo soli. Davvero le apparenze ingannano... e per arrivare a queste evidenze questo libro ci fa conoscere la vita di personaggi particolari. Uniti nell'intento di curarsi di Mandorla ma al tempo stesso presi dall'ansia di allontanare sospetti dalle loro case. Alla fine, come ormai mi succede spesso con i suoi libri, Chiara mi fa anche commuovere e questo indica che la storia mi "prende" così tanto da emozionarmi nel profondo. Il suo stile è di quelli che lasciano il segno in chi, come me, crede che l'amore sia il traino di ogni cosa: sia esso l'amore materno, quello filiale oppure quello che unisce due innamorati.

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