Oggi faccio gli straordinari qui nel blog... devo rimettermi in pari con i libri da recensire per la challenge "Di che colore sei?"a cui partecipo e che mi offre tanti nuovi stimoli per letture interessanti.
Sinossi: Vicino a una villa isolata c'è un bellissimo giardino dove è possibile
trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un'ombra gentile e una
collezione di preziose "farfalle": giovani donne rapite e tatuate in
modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo
posto da brividi c'è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato
dalla, cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il
giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene
portata via per essere interrogata. Gli agenti dell'FBI Victor
Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi
di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza,
che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è
ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni
forma di crudeltà e privazione sembravano essere all'ordine del giorno
in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna,
che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e
reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più
Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di
nascondere...
Recensione: Mamma mia che libro inquietante! Questo è il riassunto del mio stato d'animo una volta arrivata all'ultima riga di questo volume! Io amo le farfalle e associarle ad un thriller mi pareva curioso. La curiosità che mi ha spinta ad acquistare questo libro e a leggerlo per vedere come si potessero unire le due cose... ma è stato difficile concludere la lettura e non abbandonare il libro dopo poche pagine. Mi è capitato di rado, direi due o tre volte non di più, di imbattermi in libri che non mi sono piaciuti. Questo è uno di quelli. La trama non decolla mai, non c'è un motivo che spiega le azioni del Giardiniere (padrone del giardino in cui alcune ragazze, rapite e tatuate con grandi farfalle sulla schiena, sono costrette a vivere e a sottostare ai suoi capricci... di qualsiasi genere, fino al compimento del ventunesimo anno), non c'è un senso alle azioni che compie contro le ragazze, alla loro muta sottomissione, all'epilogo della storia. Veramente non sono riuscita a provare alcun brivido o sussulto, tipico del buon thriller, o la curiosità di scovare motivazioni e colpevoli che di solito caratterizzano le mie letture "gialle". Nulla... finire questo libro è stato un sollievo e l'aggettivo inquietante che ho usato nella prima riga di recensione è dovuto al senso del nulla che mi ha lasciato questo libro. Mi dispiace quasi definire in questo modo un'opera letteraria, non è da me, ho gusti molto elastici e di solito leggere è un piacere con qualsiasi libro. Stavolta invece non sono riuscita a trovare una nota positiva... zero phatos dei personaggi - Maya non l'ho proprio capita - zero suspence nella trama e zero colpi di scena che secondo me sono fondamentali in titoli definiti thriller. Questa è la mia modestissima recensione... non è assolutamente scritta con cattiveria ma è la semplice constatazione post-lettura.
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