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martedì 11 settembre 2018

Recensione VOLEVAMO ANDARE LONTANO di Daniel Speck

Bentornati! E dico bentornata pure a me perchè mi sto piano piano riappropriando dei miei piccoli spazi dopo aver adempiuto alle incombenze stagionali... una super vendemmia nello specifico. Oggi vi parlo del libro che ho terminato un po' di giorni fa e che inserisco nella challenge Tutti ad Hogwarts con le 3 ciambelle per l'obiettivo "titolo con un verbo".


titolo Volevamo andare lontano autore Daniel Speck editore Sperling & Kupfer
data di pubblicazione 30 aprile 2018   pagine 543


TRAMA -  Milano, 2014. Julia, giovane e brillante stilista tedesca, sta per affrontare la sfilata che potrebbe finalmente coronare i suoi sogni. Ma, proprio mentre guarda al futuro, il passato torna a cercarla nei panni di uno sconosciuto che sostiene di essere suo nonno. Dice di essere il padre di quel padre che lei ha sempre creduto morto, e le mostra la foto di una ragazza che potrebbe essere Julia stessa, tanto le somiglia, se solo quel ritratto non fosse stato scattato sessant'anni prima.Milano, 1954. Vincent, promettente ingegnere tedesco, arriva da Monaco con il compito di testare una piccola automobile italiana che potrebbe risollevare le sorti della BMW. È così che conosce Giulietta, incaricata di fargli da interprete, e se ne innamora. Lei è una ragazza piena di vita e di sogni - ama disegnare e cucire vestiti - ma è frenata dalla sua famiglia, emigrata dalla Sicilia, e da una promessa che già la lega a un altro uomo. Si ritroverà a scegliere tra amore e dovere, libertà e tradizione, e quella scelta segnerà il destino di tutte le generazioni a venire…
Fino a Julia. Proprio a lei, oggi, viene chiesto da quel perfetto estraneo di ricucire uno strappo doloroso, di ricomporre una famiglia che non ha mai conosciuto. Ma che ha sempre desiderato avere. Se accetta, l'attende un viaggio alla ricerca della verità, un tuffo nel passato alla scoperta delle sue radici. L'attendono bugie e segreti che potrebbero ferirla: il prezzo da pagare per riavere un mondo di affetti che le è sempre mancato. L'attende la scoperta emozionante di un amore incancellabile a cui va resa giustizia e di una donna luminosa che, all'insaputa di Julia, vive da sempre dentro di lei e dentro i suoi sogni.


RECENSIONE - Il libro di Daniel Speck mi ha letteralmente rapito il cuore... il suo racconto parte da Milano dove Julia, una giovane stilista che presenta la sua linea alla settimana della moda, apprende da un uomo mai visto prima che suo padre è vivo. Questa notizia fa traballare  il già precario presente della ragazza: lei sull'orlo di un esaurimento nervoso,  scelte lavorative che mettono in discussione i suoi principi e ora scopre che il padre che tanto le è mancato non è morto ma  vive proprio in Italia.  Quell'uomo anziano le racconta una incredibile storia d'amore ma anche di vita che la riguarda molto da vicino; Julia non può non credergli perché lui le mostra una foto che le toglie ogni dubbio. E' il ritratto di una coppia davanti al Duomo di Milano: la ragazza è sua nonna Giulietta  che le somiglia in modo incredibile e accanto c'è lui, suo nonno Vincent che le chiede di ritrovare suo padre Vincenzo e di portarlo in Germania a regolare i conti con un passato non troppo generoso. Per ritrovare le sue origini e colmare il vuoto interiore che genera il suo malessere decide di accontentare quel signore e parte per un viaggio che la riporta ad attraversare decenni di storia fatta di migrazione, di umiliazioni per trovare un lavoro, di compromessi e di rinunce in nome della stabilità lavorativa ma anche affettiva. Julia, un passo alla volta, ritrova la "sua" famiglia e riscopre il valore e la potenza  dell'affetto  che le è stato tolto fin da piccola. 

"La nostra vita non appartiene soltanto a noi. Questa cosa che chiamiamo IO è abitata da coloro che sono venuti prima di noi. Le loro orme sono impresse nella nostra anima. Le loro storie ci rendono quelli che siamo."

Ecco, questa frase riassume in poche righe il messaggio che, a mio parere, conta di più in questo libro. Per Julia diventa importante trovare suo padre per portarlo dal nonno come promesso ma soprattutto per riuscire a ricostruire le basi della sua vita, per dare un nome ai pilastri che reggono la storia della famiglia e che per quanto disastrati e sbagliati sono comunque necessari. Speck, oltre alla storia ben narrata offre una visone molto precisa su argomenti a me cari. Lui descrive la famiglia in diverse varianti: quella tipica italiana da anima e cuore, quella più nordica dove ogni individuo deve cavarsela anche da solo e quella dove ogni cosa deve funzionare perché la classe sociale lo impone. In ogni famiglia però albergano difficoltà e segreti che vengono gestiti in modo diverso e che causano gioie o tanto dolore a chi ne fa parte. Giulietta e Vincent non sono riusciti a diventare una famiglia perché le scelte li hanno allontanati ma la loro è stata una storia d'amore intensa, nonostante la distanza e gli eventi le loro vite erano legate comunque da un sentimento forte. Mi piace che il filo conduttore sia questo: possono esserci molti fattori che regolano la vita di ciascuno ma anche Julia si rende conto che l'amore fa la differenza. Per amore si sceglie, si soffre, si rinuncia, si vive oppure si può anche morire purtroppo. Daniel Speck, da buon tedesco, ha usato una precisione assoluta per dare carattere ai protagonisti del suo libro tanto che, mentre si legge, si rimane totalmente coinvolti nella sua narrazione e si ripercorre la storia di tre generazioni senza mai perdere il filo. Il confronto tra due popoli, italiano e tedesco, vicini geograficamente ma distanti per animo e per concezione di vita esalta il racconto aggiungendo un tocco sociologico che paragona i due mondi. Non è semplice scrivere un libro così corposo tenendo il ritmo costante ma qui ci sono tante cose da scoprire insieme a Julia: la storia di Vincenzo, i motivi di Tanja per averle nascosto il padre, la vita di Giulietta prima insieme a Vincent e poi senza di lui ma con accanto  Enzo e tutto ciò che da queste vicende si sviluppa. Un'emozionante viaggio nei sentimenti, nelle difficoltà e nelle speranze che per decenni sostengono e animano i componenti della famiglia di Julia e anche lei stessa perché la sua vita, alla luce delle nuove scoperte genealogiche, cambia e trova una dimensione che la completa e la rende felice. Un libro davvero da consigliare a chi vuole trovare messaggi di speranza e di fiducia, nonostante la fatica che la vita costringe ad affrontare! Un bellissimo lavoro di Daniel Speck che finisce dritto dritto nella lista dei miei preferiti! 

"Il grande equivoco nasce dall'idea che dobbiamo farcela da soli, invece c'è sempre chi ci sostiene. Non siamo soli a scrivere il libro della nostra vita. Lo scriviamo insieme a chi ci sta accanto e saranno i nostri figli a continuarlo."


4 commenti:

  1. Oh che bella recensione! E ora preparati che Speck ha appena finito il libro nuovo!

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  2. Grazie Laura! Lo aspetto con gioia allora perché se assomiglia anche solo vagamente a questo è garanzia di qualità!

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  3. Letto anche io, e mi ha rapito proprio com,e dici tu.

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  4. Una lettura che rimane nella testa e nel cuore!

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