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mercoledì 13 febbraio 2019

Recensione TERESA PAPAVERO E LA MALEDIZIONE DI STRANGOLAGALLI di Chiara Moscardelli

Buon mercoledì... nuovo post e nuovo libro di cui parlare. Stavolta scrivo le mie impressioni sul libro di Chiara Moscardelli che ho scelto per la challenge librosa e per l'obiettivo che mi chiede di leggere un libro ambientato in Italia. Ho scoperto che Strangolagalli è un piccolo comune realmente esistente in provincia di Frosinone, un paesino posato sulla sommità di un colle ai piedi dei monti Ernici. Oltre alle scoperte geografiche questo libro mi ha fatto anche divertire un sacco ma vi racconto tutto in ordine.


titolo Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli autore Chiara Moscardelli 
editore Giunti 
data di pubblicazione 16 maggio 2018  pagine 320 pagine 

TRAMA - Superati i quaranta un uomo diventa interessante, una donna zitella. Ma Teresa Papavero non se ne cruccia, ha ben altre preoccupazioni. Dopo avere perso l'ennesimo lavoro in circostanze a dir poco surreali decide di tornare a Strangolagalli, borghetto a sud di Roma nonché suo paese nativo, l'unico posto dove ricominciare in tranquillità. E invece la tanto attesa serata romantica con Paolo, conosciuto su Tinder, finisce nel peggiore dei modi: mentre Teresa è in bagno, il ragazzo si butta dal terrazzo. Suicidio? O piuttosto, omicidio? Il maresciallo Nicola Lamonica, il primo ad accorrere sul luogo, è abbastanza confuso al riguardo. Non lo è invece Teresa che, dotata di un intuito fuori del comune, capisce alla prima occhiata che qualcosa non va. Il fatto è che non le crede nessuno. Tantomeno Leonardo Serra, l'affascinante quanto arrogante poliziotto arrivato per indagare sulla morte del giovane. A peggiorare la situazione la misteriosa scomparsa di Monica Tonelli, una delle ospiti del B&B che Teresa ha aperto nella casa paterna con la complicità di Gigia, la sua amica del cuore. Tutto il paese è in subbuglio perché la sparizione della donna viene addirittura annunciata nel famoso programma "Dove sei?" e a indagare sulla Tonelli arriva proprio l'inviato di punta, Corrado Zanni. Per Teresa davvero un periodo impegnativo, coinvolta in indagini dai risvolti inaspettati e perseguitata dalle ombre del passato: la scomparsa della madre e il burrascoso rapporto col padre, il noto psichiatra Giovan Battista Papavero. E così, tra affascinanti detective, carabinieri di paese, reporter d'assalto e misteriosi sconosciuti, Teresa si trova risucchiata in una girandola di intrighi, in un susseguirsi di imprevedibili colpi di scena. Tanto a Strangolagalli non succede mai niente!

RECENSIONE -  Teresa è una vivace ed estrosa quarantenne che si trova, purtroppo o per fortuna, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il suo appuntamento con Paolo, conosciuto sui social per vivacizzare la sua tranquilla e quasi noiosa vita al paesello natìo, finisce in modo tragico. Per ricostruire i fatti la povera Pap viene esposta ai commenti di poliziotti, vicini, sindaco e anche amici oltre che al giudizio sempre inflessibile di suo padre, lo stimato professor Papavero. Teresa ha da sempre dovuto faticare per togliersi di dosso lo stemma di "svampita" o addirittura il poco elegante aggettivo di "scema" di Strangolagalli. 

"Era tornata per questo. Non per salire sul carro, intendiamoci. Che cosa ne avrebbe fatto della sua vita ancora non lo sapeva, ma era certa che almeno avrebbe avuto un po'  di pace. A questo pensava mentre percorreva le viuzze di quella strana cittadina dalla forma circolare, annusando l'aria familiare, gli odori, riempiendosi gli occhi di immagini a lungo dimenticate. Non aveva idea di quanto si stesse sbagliando."

Teresa è l'immagine di una donna che deve ritrovare la sua identità, sfuggendo all'ingombrante ombra del padre famoso e stimato. Lei è una disordinata somma di impacciate estrosità ed è simpatica, tanto simpatica a chi, come me, si vede sempre inadeguata e fuori posto. Teresa torna al paese che l'ha vista nascere e crescere, dove la conoscono tutti e da dove è partita per trovare il suo posto nel mondo. Tenta di farlo con gli studi universitari che conclude ma che non le offrono un lavoro adeguato, trova invece un impiego molto  "originale" che però non dura tanto e quindi, demoralizzata, torna a Strangolagalli pronta a ritrovare un po' di serenità. Il B&B che gestisce con l'amica Luigia le offre una partenza e l'appuntamento rimediato su Tinder serve per non perdere la speranza in un futuro amoroso anche per lei.

"Di rado la vita ti concede un'altra occasione. ma quando questo accade, devi essere in grado di coglierla al volo e, per quanto possibile, di rimettere le cose a posto."

Quello che succede al suo cavaliere, però, scatena l'istinto di detective nascosto in Pap, per risolvere il giallo le si affiancano un maresciallo, un poliziotto e un giornalista che, a vario titolo, sono interessati a Teresa. La vicenda scorre con un ritmo incalzante e ben organizzato: chi legge si sente coinvolto in tutti i fatti che si susseguono; è semplicissimo,data la scrittura della Moscardelli, sentirsi parte del suo racconto, partecipare alle vicende che capitano ai protagonisti ed emozionarsi e divertirsi dinanzi alle sventure e  alle scoperte della mitica Teresa. A volte quello che è descritto nel libro sembra surreale ma, in effetti, la vita può, in certi periodi, riservare eventi degni della trama di una fiction! Chiara Moscardelli sa rendere i suoi personaggi molto concreti,  somiglianti a qualcuno che, almeno una volta nella vita, ciascuno di noi può dire di aver incrociato. Io, in particolare, mi sono riconosciuta nella povera Teresa, quando si è sentita sotto osservazione dagli abitanti di Strangolagalli: vicini, parroco, sindaco... tutti a commentare le sue vicende come se avessero voce in capitolo. C'è stato un periodo, durante la mia adolescenza, in cui tutti si sentivano in dovere di riferire ai miei genitori o di rimproverarmi per qualsiasi cosa io facessi... incredibile! Non ho mai tollerato questo tipo di comportamento, non mi permetto di attuarlo e tanto meno accetto di subirlo ora, trent'anni fa invece ero molto più malleabile e non avevo il coraggio necessario per rimettere tutti al loro posto! Teresa, diversamente da me, usa l'ironia e le cose per lei assumono un peso diverso, fortunatamente.Il piccolo paese, dove tutti la conoscono, costruisce anche la rete di protezione che attutisce gli scossoni che la vita riserva a Teresa ma dai quali lei sa rialzarsi in maniera molto elegante. Infatti, bisogna riconoscerglielo, sa conquistare non solo uno ma ben due bei fustacchioni, scatenando le invidie delle sue gaie compaesane!
In conclusione, questo libro della Moscardelli mi ha fatto ridere, mi ha divertita e mi ha fatto credere nel potere dell'autoironia: nella forza che una dose giusta di leggerezza può dare agli avvenimenti, siano essi tristi o felici, portando il coinvolgimento di chi li affronta ad un livello giusto di emozioni. In fondo, vedere sempre tutto nero non rende le cose più sopportabili e, al tempo stesso, evitare di ammettere le difficoltà non le fa scomparire. 
Adesso mi auguro che le avventure di Teresa non finiscano qui e che l'autrice scriva il seguito di questa storia: sono curiosa di sapere se Pap cercherà di ricostruire la vicenda che riguarda la sua mamma e anche di conoscere gli sviluppi dei suoi affari di cuore. Sarà sicuramente un'altra dose di buonumore che mi piacerà poter condividere con tutti voi!

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