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mercoledì 18 luglio 2018

Recensione: Io che amo solo te di Luca Bianchini

Ciao! L'estate procede a grandi passi, siamo già oltre la metà di luglio e io sto piacevolmente assaporando un po' di vero relax! non sono né al mare né in montagna e nemmeno in qualche bellissima città d'arte, sono semplicemente a casa mia, con il condizionatore rotto e il tecnico che si fa attendere e l'afa antipatica ma non importa. Non ho le ragazze da portare a scuola, a nuoto, a musica o a majorettes, non ci sono riunioni di nessun tipo... la pace vera per me! Il tocco sublime a tutto ciò è che posso leggere TANTO e questo, nella mia personale scale del piacere, è assolutamente ai primi posti! Oggi vi parlo di un libro che ho finito di leggere giusto ieri: Io che amo solo te di Luca Bianchini.

Sinossi: Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti: una diciassettenne che deve perdere cinque chili e la verginità; un testimone gay che si presenta con una finta fidanzata; una zia che da quando si è trasferita in Veneto dice "voi meridionali" e un truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.
Io che amo solo te è un romanzo sulle gioie segrete, sull'arte di attendere e sulle paure dell'ultimo minuto. Tra ironia e commozione, quello di Luca Bianchini è un avventuroso viaggio sull'amore, che arriva - o ritorna - quando meno te lo aspetti, ti rimette in gioco e ti porta dove decide lui. Come il maestrale, che accompagna i tre giorni di questa storia, sullo sfondo di una Puglia dove regnano ancora antichi valori e tanta bellezza.

 Recensione: Io che amo solo te è un libro ho letto in pochi giorni. Ricordo di aver visto la pubblicità  dell'omonimo  film con Scamarcio e la Chiatti qualche anno fa ma io preferisco sempre leggere il testo che lo ispira e così non l'ho visto ripromettendomi di prendere in mano il libro quanto prima. Il tempo è passato e l'occasione giusta è arrivata in questi giorni estivi. Luca Bianchini ha scritto una storia che parla di mare, di apparenze, di ricchezze ma non solo di quelle economiche, di sentimenti. Racconta in un intero libro di soli tre giorni: il venerdì dei preparativi, dei ripensamenti, della cura degli ultimi dettagli e degli sbandamenti dei futuri sposi. Il sabato è il gran giorno, tutto deve filare liscio proprio come previsto. La domenica è il giorno dopo, quello in cui tutto è più morbido e rilassato, i risvegli degli sposi e anche quelli degli invitati che possono dire di esserci stati e di aver visto uno spettacolo. In questi tre giorni conosciamo Damiano e Chiara, lui di famiglia benestante e lei con la madre e la sorella ad accompagnarla in questa organizzazione che deve essere perfetta per non far parlare la gente del posto. Ma il racconto delle loro nozze va di pari passo con quello del sentimento che lega i loro genitori nella loro giovinezza e che,sebbene la vita sia andata avanti lo stesso, non si sono mai dimenticati l'uno dell'altra e questo matrimonio concede loro una seconda occasione. Bianchini non è stato molto generoso con i pugliesi, ammettiamolo, da questo libro ne esce un loro ritratto un pochino stereotipato ma bisogna riconoscere che certe cose sono ancora valide anche qui, al Nord: la paura del giudizio altrui, i consigli delle suocere a cui non si riesce a dire di no senza offenderle, il matrimonio per tanti invitati perchè "va fatto così" e non invece una cerimonia intima solo per chi ci sta a cuore. Io ho amici con origini campane e mi raccontano che per loro i matrimoni sono feste grandi, sfarzose e molto spesso esagerate ma così fanno tutti. Ed è questo che traspare un pochino dalle pagine del libro: c'è un paese che giudica e due famiglie che devono passare l'esame, non solo gli sposini. Fanno sorridere poi le parole inglesi che seguono i nomi del fotografo, del parrucchiere, del musicista per indicarne il lavoro... sembra che servano a dare un tono internazionale alla festa. Tutto esagerato, tutto previsto tranne il maestrale: il vento dispettoso che si alza dal mare per rovinare i piani perfetti. E somiglia al maestrale il ballo che Mimì e Ninella (papà di Damiano e mamma di Chiara) si trovano costretti a concedersi al ricevimento: uno sconvolgente risveglio dei sentimenti, di quelli reali, sanguigni e che non passano con gli anni! Questo più di tutto mi ha fatto piacere ritrovare tra queste pagine, non il racconto di un matrimonio da ricchi ma il racconto dello struggimento di un amore costretto a soccombere appena nato ma che non è mai morto, è stato seppellito sotto strati di altra vita, altri eventi, altre persone ma è lì, pronto a ritornare ad ardere se solo Mimì e Ninella lo volessero. La vita reale è questa, oltre le apparenze, le convenzioni, le regole e le rinunce troviamo le emozioni, quelle che ci tengono in pugno il cuore stretto in una morsa di regole e principi che non si possono dimenticare, loro sono i genitori di due ragazzi che si sono appena convolati a nozze e lui è sposato. Questo non li rende liberi di seguire il loro cuore ma finalmente possono sentire la leggerezza e la forza di un sentimento che li unisce come mai prima di adesso. E non è sempre scontato! La vera forza dell'amore non conosce età.

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